domingo, 10 de março de 2024

2 San Giuseppe MODELLO DI SPERANZA

 

Una riflessione a partire da Mt 2,13-15




 

Carissimi fratelli e sorelle, grazia e pace nei vostri cuori!

    Nella meditazione precedente ci siamo soffermati sulla fede di San Giuseppe e sulla motivazione che ci è offerta a partire dai suoi esempi. Vogliamo proseguire nella nostra novena con il tema della speranza, vale a dire: San Giuseppe MODELLO DI SPERANZA. Il nostro brano di riferimento è Mt 2,13-15.

    A Giuseppe viene chiesto di alzarsi, prendere con sé il bambino e sua madre, e fuggire in Egitto perché Erode cercava il bambino per ucciderlo. Alla fine, come sappiamo, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo. “La profonda fiducia nella Parola di Dio stimola San Giuseppe all’azione e alla perseveranza. Egli non esita a partire perché ha sperato in Dio con tutto il fervore della sua anima”. Si mostra disposto ad andare fino in fondo nella sua missione di custodire e proteggere i tesori che gli sono stati affidati da Dio, vale a dire il bambino e sua madre.

La famiglia di Nazareth ha dovuto fuggire. “Ha subito tale umiliazione e sperimentato in prima persona la precarietà, la paura, il dolore di dover lasciare la propria terra”. Questa fuga in Egitto condotta da Giuseppe, “salva Gesù, ma purtroppo non impedisce a Erode di compiere la sua strage. Ci troviamo così di fronte a due personalità opposte: da una parte Erode con la sua crudeltà e dall’altra parte Giuseppe con la sua premura, il suo coraggio e speranza”.

Come membro del popolo della Alleanza Giuseppe viveva la speranza di veder compiersi un giorno la loro redenzione con la venuta del messia. Quando è divenuto il Padre di Gesù gli occorreva l’aiuto dello Spirito di Dio ancora di più.  Egli si dà da fare, consapevole di non essere da solo in questo importante compito. Infatti, “la fedeltà da parte del Dio Altissimo nel mantenere la sua Parola apre per lui una prospettiva di speranza senza limiti”.  Giuseppe è soprattutto servo della Parola e strumento docile nelle mani dell’Altissimo. In altre parole, è un esperto nel lasciar fare al Signore.

    Ad ogni sogno San Giuseppe impara una nuova lezione, diventando testimone del modo particolare di Dio di agire, il quale ha preferito condurli in Egitto che usare tutta la sua potenza per eliminare colui che perseguitava i suoi scelti. Neanche la santa Famiglia viene risparmiata dalle situazioni drammatiche della vita, diventando così, solidale con “tutti coloro che sono costretti ad abbandonare la loro casa, la loro terra, il loro popolo per avventurarsi in un paese straniero”, con una lingua diversa e altre tante difficoltà, ma senza smettere di sognare, di cercare, di sperare.

    La solidarietà di Giuseppe e sua famiglia con l’umanità sofferente anticipa la missione dei futuri discepoli del Messia, che sotto il patrocinio dello stesso San Giuseppe diventano generatori e generatrici di speranza, secondo quello che dice Il documento Conciliare Gaudium et Spes al numero 1: “Le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d’oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono, sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo, e nulla vi è di genuinamente umano che non trovi eco nel loro cuore. La loro comunità, infatti (…) si sente realmente e intimamente solidale con il genere umano e con la sua storia”.

La lezione che ci lascia oggi Giuseppe è questa: “la vita ci riserva sempre delle avversità, questo è vero, e davanti ad esse possiamo anche sentirci minacciati, impauriti, ma non è tirando fuori il peggio di noi, come fa Erode, che possiamo superare certi momenti, bensì comportandoci come Giuseppe che reagisce alla paura con il coraggio di affidarsi alla Provvidenza di Dio”. Ricordiamo e preghiamo per tutti i migranti, i perseguitati e tanta gente vittima delle guerre, che vuole fuggire dalla propria patria e non può; “pensiamo ai migranti che intraprendono quella strada per essere liberi e invece in tanti finiscono sulla strada o nel mare; pensiamo a Gesù nelle braccia di Giuseppe e Maria fuggendo, e vediamo in Lui ognuno dei migranti di oggi. È una realtà davanti alla quale non possiamo chiudere gli occhi”. Ispirati dall’esempio di San Giuseppe modello di speranza possiamo anche noi diventare con i nostri gesti quotidiani di accoglienza profeti e profetesse della speranza contro ogni aspettativa o profezia di sventura.

 

Salve, custode del Redentore,

e sposo della Vergine Maria.

A te Dio affidò il suo Figlio;

in te Maria ripose la sua fiducia;

con te Cristo diventò uomo.

O Beato Giuseppe, mostrati padre anche per noi,

e guidaci nel cammino della vita.

Ottienici grazia, misericordia e coraggio,

e difendici da ogni male. Amen.

 

San Giuseppe! Prega per noi!



Fr Ndega

Revisione dell'italiano: Giusi

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