sábado, 9 de março de 2024

1 San Giuseppe MODELLO DI FEDE

 

Una riflessione a partire da Mt 1,18-24 



Carissimi fratelli e sorelli, grazie e pace nei vostri cuori!

    Con questo giorno, iniziamo la nostra preparazione immediata alla solennità di San Giuseppe Sposo della Beata Vergine Maria e copatrono della nostra parrocchia. Lo consideriamo sempre accanto a Maria a servizio del Figlio di Dio. Il tema di questo primo giorno è: San Giuseppe modello di fede. Abbiamo riflettuto tante volte su questo titolo riguardante la Madonna. In quale senso possiamo usarlo anche in relazione a San Giuseppe? Il nostro brano di riferimento è quello di Mt 1,18-24, considerato anche l’annunciazione di San Giuseppe. Come a Maria anche a lui viene chiesto di coinvolgersi nel piano misterioso di Dio. Secondo il documento Lumen Gentium, “La beata Vergine avanzò nella peregrinazione della fede e serbò fedelmente la sua unione col Figlio sino alla Croce (LG 58)… «andando innanzi» (cfr. LG 63) a tutti coloro che mediante la fede seguono Cristo.

    “Ora, all'inizio di questa peregrinazione la fede di Maria si incontra con la fede di Giuseppe. Se Elisabetta disse della Madre del Redentore: «Beata colei che ha creduto», si può in un certo senso riferire questa beatitudine anche a Giuseppe, perché rispose affermativamente alla Parola di Dio, quando gli fu trasmessa in quel momento decisivo”. E quale è stato questo momento decisivo? Per la verità, Giuseppe non rispose all'«annuncio» dell'angelo come Maria, ma «fece come gli aveva ordinato l'angelo del Signore e prese con sé la sua sposa».

    Ciò che egli fece è purissima «obbedienza della fede». Egli sceglie di dare il primo posto al silenzio e, quindi, a Dio e alla sua parola. La sua, direbbe San Giovanni Calabria è una fede pratica, coerente; non c’è contrasto tra il titolo di uomo giusto e la sua decisione di farsi da parte, intendendo con questo evitare di mettere ostacolo a quella situazione misteriosa che anche se sfuggiva ad ogni umana comprensione non era da lasciare perdere come occasione rivelatrice che solo nel silenzio e alla luce della fede si può accogliere. Era proprio questo che Dio aspettava del credente Giuseppe.  

    Si può dire che “quello che Giuseppe fece lo unì in modo del tutto speciale alla fede di Maria: egli accettò come verità proveniente da Dio ciò che ella aveva già accettato nell'Annunciazione. Tenendo sotto gli occhi il testo di entrambi gli evangelisti Matteo e Luca, si può anche dire che Giuseppe è il primo a partecipare alla fede della Madre di Dio, e che, così facendo, sostiene la sua sposa nella fede della divina Annunciazione”. Egli è anche colui che è posto per primo da Dio sulla via della «peregrinazione della fede», sulla quale Maria - soprattutto dal tempo del Calvario e della Pentecoste - andrà innanzi in modo perfetto (cfr. «Lumen Gentium», 63).

    “La via propria di Giuseppe, la sua peregrinazione della fede si concluderà prima, cioè prima che Maria sosti ai piedi della Croce sul Golgota e prima che ella - ritornato Cristo al Padre - si ritrovi nel Cenacolo della Pentecoste nel giorno della manifestazione al mondo della Chiesa, nata nella potenza dello Spirito di verità. Tuttavia, la via della fede di Giuseppe segue la stessa direzione, rimane totalmente determinata dallo stesso mistero, del quale egli insieme con Maria era divenuto il primo depositario”. Per questo Giuseppe può ben essere definito modello del credente che in ogni circostanza si lascia “pro-vocare” dal Signore.

    La fede, infatti, non è mai un’illuminazione che ci fa vedere tutto il percorso, ma Dio dona sempre quel poco di luce per fare il primo passo. La fede è rischio, e il rischio è dramma, non piacevole commedia. La fede non è un comodo rifugio per anime deboli, ma un’avventura per gente forte e coraggiosa. Infatti i più grandi mistici della storia della spiritualità cristiana hanno sempre vissuto lunghi momenti di “notte oscura”: periodi, anche lunghi, di tentazione e di aridità, ma pure di purificazione e di crescita nella capacità di amore gratuito.

“Quella di Giuseppe fu una obbedienza sostenuta da una profondissima fede. Per la sua fede e obbedienza alla volontà di Dio Giuseppe è diventato come Abramo, "padre di molti popoli", sposo della Vergine, padre legale e spirituale di Gesù Cristo e della Chiesa universale. Egli ci insegna così che avere fede in Dio comprende pure il credere che Egli può operare anche attraverso le nostre paure, le nostre fragilità, la nostra debolezza”. E ci insegna che, in mezzo alle tempeste della vita, non dobbiamo temere di lasciare a Dio il timone della nostra barca. Che l’esempio e fedeltà di San Giuseppe ci motivi a fare spazio nella nostra vita alla tenerezza e premura di Dio.

 

Salve, custode del Redentore,

e sposo della Vergine Maria.

A te Dio affidò il suo Figlio;

in te Maria ripose la sua fiducia;

con te Cristo diventò uomo.

O Beato Giuseppe, mostrati padre anche per noi,

e guidaci nel cammino della vita.

Ottienici grazia, misericordia e coraggio,

e difendici da ogni male. Amen.

San Giuseppe! Prega per noi!


Fr Ndega

Revisione dell'italiano: Giusi

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