sábado, 25 de junho de 2022

LE CONDIZIONI PER SEGUIRE GESÙ

Riflessione da Lc 9, 51-62




     Dopo che Pietro ha riconosciuto Gesù come Cristo, cioè il Messia di Dio, Gesù ha invitato tutti e dodici a seguirlo nella donazione che farà della sua vita affinché possano ottenere gioia piena. Egli si è reso conto che avevano bisogno di conoscere di più il senso della sua scelta messianica e di comprendere bene la sua proposta. Per questo ha approfittato del viaggio verso Gerusalemme per insegnare loro molte cose, soprattutto sul modo alternativo di agire quando la persona viene rifiutata.

    Il viaggio verso Gerusalemme non si tratta solo di un viaggio fisico; esso ha un profondo senso teologico. All'inizio di questo brano si dice che “Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato tolto dal mondo...” Dunque, la salita a Gerusalemme si tratta del ritorno al Padre; è un riferimento all’ascensione. Lui sa che questa città è luogo di uccisioni di profeti, in segno di resistenza agli appelli di Dio, tuttavia è risoluto nella sua decisione di andarci. Con questo vuole che si compia la volontà di Dio. In altre parole, andrà a compiere definitivamente la sua opera.

    In questo cammino verso Gerusalemme Gesù guida i suoi discepoli sulla via della riconciliazione e della pace, così com’è stata tutta la sua attività apostolica. Per questo non ha approvato la proposta dei discepoli Giacomo e Giovanni di invocare il fuoco dal cielo per distruggere completamente quella regione a causa della resistenza dei samaritani nei loro confronti. Davanti a situazioni così, Gesù ha sempre un’altra via da proporre: rispettare la loro decisione e andare in un altro villaggio. Per noi che vogliamo risolvere tutto d'impulso non sarà mai facile seguire Gesù.

    Alcuni versetti prima del presente brano presentano tre condizioni fondamentali per seguire fedelmente Gesù, vale a dire: “Rinunciare a sé stessi, portare la croce quotidiana e seguire Gesù”. Nel testo di oggi le condizioni continuano nella stessa direzione, ma ora sono come consigli. Gesù non vuole imbrogliare o ingannare i discepoli con promesse prive di significato o fondamento. Egli è molto chiaro nelle sue proposte. Rispetta la libertà di ogni persona, però non si può seguirlo in qualsiasi modo. Ci sono delle condizioni, altrimenti non sarebbe possibile seguirlo con fedeltà.

    A partire dalla reazione di Gesù riguardo l’atteggiamento dei discepoli, capiamo che seguire Gesù è vivere e agire in un modo diverso. Colui che ha fatto una esperienza vera di Cristo e si sente cambiato non considera che la sua vecchia condizione ha lo stesso valore di prima; guardare indietro lamentandosi per quello che ha lasciato vuol dire negare il valore della sua nuova condizione. La rinuncia e il distacco non sono la cosa più importante nella sequela di Cristo ma sono fondamentali perché si possa accogliere nella libertà ciò che è più importante: i piani di Dio sulla nostra vita.

    Le condizioni proposte da Gesù non sono un attentato alla libertà ma la via per viverla veramente. La nostra idea di libertà è quella di fare quello che vogliamo, però se i nostri criteri sono contro il vangelo non possiamo dire che siamo veramente liberi. “Come discepoli, noi cristiani possiamo mancare di pazienza e disprezzare le persone di altre Chiese, religioni e fede. Come gli ebrei e i samaritani, i cristiani… possono provare grande odio o risentimento tra loro… Ma questa non è la direzione di Gesù”. Tutto posso, ma non tutto conviene alla mia condizione di discepolo.

    Dall'esempio di Gesù, chiamato anche l’uomo della non-violenza, l'unico modo per vincere la violenza è rispondere con gesti di bontà. Gesù vuole che i nostri atteggiamenti superino la tendenza della società alla vendetta e alla violenza. Ancora oggi sentiamo molto attuali le sue parole: “tra voi non sia così”. Questo è un programma di vita! Quando agiamo per impulso, soltanto reagiamo, consegnando il controllo del nostro comportamento a qualcun altro. Gesù ci aiuta a capire che il male non può rimuovere il male, ma solo la bontà può farlo. Che possiamo imparare da lui ad affrontare con coraggio le avversità della vita senza perdere la tenerezza nei confronti degli altri.


Fr Ndega

Revisione dell'italiano: Giusi


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