sábado, 9 de dezembro de 2017

IL MODO GIUSTO DI PREPARARE LE VIE DEL SIGNORE


Riflessione su Is 40, 1-5, 9-11; 2Pt 3, 8-14, Mc 1, 1-8

 

Questi testi ci invitano a preparare le vie del Signore tramite un cammino di conversione, accogliendo le proposte della Parola di Dio e proclamando un lieto annuncio a partire dell’esperienza di questa Parola. Coloro che parlavano nel nome di Dio erano persone che sono state cambiate dalla sua Parola in modo profondo e proprio per questo sono diventate testimoni veri. Colui che parla nel nome del Signore può aiutare gli altri a camminare nelle vie del Signore.
Il profeta Isaia parla di una nuova realtà per il popolo che stava soffrendo nell’esilio della Babilonia e desiderava la liberazione. Dio non ha dimenticato il suo popolo e vuole che esso abbia una nuova vita. Tuttavia, bisogna preparare le vie del Signore, cioè, la loro propria vita. Come la mancanza di fedeltà ha causato l’esilio, non c’è un altro modo per avere una vita nuova eccetto l’esperienza della misericordia di Dio tramite un processo sincero di conversione. Dio mostra la sua potenza salvatrice specialmente tramite la misericordia. Allora, quando cambiamo i nostri atteggiamenti la sua gloria diventa più visibile. Questo è un lieto annuncio che deve essere proclamato. Nella seconda lettura, le parole di Pietro sono un consiglio perché la gente attenda la venuta del Signore in modo vigilante tramite una vita impegnata per la comunità.
Tra gli evangelisti c'è solo Marco che introduce il suo vangelo con l’espressione ‘Buona Novella’ quando parla di Gesù. Questa espressione ‘Buona novella’ era conosciuta al tempo di Gesù, ma non era usata in senso religioso. Era usata per proclamare una grande gioia, un lieto annuncio, per esempio, la nascita di un re o la visita del sovrano ad alcuna parte del suo regno. Questa proclamazione portava aspettativa di cambiamento della realtà, ma alla fine tutto continuava come prima. L’intenzione di Marco è di rispondere alla domanda su “Chi è Gesù?” Infatti all’inizio e alla fine di questo Vangelo troviamo l’espressione “Figlio di Dio” per quanto riguarda Gesù e tutto ciò che Gesù fa lungo questo vangelo mostra che davvero Egli viene da Dio e che davvero ci sono già i cambiamenti. Quindi, secondo Marco, la notizia che porta la vera gioia a questo mondo è Gesù il Figlio di Dio.
La buona notizia di Gesù inizia con l’attività di Giovanni Battista, il maggiore dei profeti, secondo Gesù. Giovanni è presentato come modello per tutti perché ha impiegato tutte le sue energie per preparare la gente ad accogliere il messia Figlio di Dio. Giovanni ha vissuto nella solitudine del deserto ed era totalmente aperto all’ispirazione di Dio. In quel luogo ha imparato dalla Parola di Dio come testimoniare la buona notizia della salvezza. Veramente ci colpisce il suo stile di vita semplice specialmente per quanto riguarda il vestito e il cibo. La grandezza di Giovanni era dimostrata nel riconoscere la grandezza del Signore, considerando se stesso come soltanto una voce che grida “dal” deserto preparando la strada a colui che deve venire. Nel suo messaggio, Giovanni ha proclamato la misericordia di Dio, dicendo: “Ritornate al Signore! Dio perdonerà i vostri peccati”. Oltre le parole, Giovanni battezzava la gente come un segno concreto di conversione e apertura alla misericordia di Dio. Il suo gesto era anche annuncio del nuovo e vero battesimo.
La ragione della credibilità del messaggio di Giovanni non erano solamente le sue parole, ma anche la sua umiltà e il suo stile semplice di vivere. Anche se le parole non ci fossero, la sua vita era già un vero annuncio della nuova realtà che Gesù ha portato sulla terra. La vita di Giovanni ci dice che possiamo fare la differenza nella vita di molte persone, ma non c’è profezia senza ‘esperienza di deserto’, cioè, esperienza profonda di Dio e della sua Parola. È, quindi, dal ‘deserto’ che ci viene la proposta di ritornare, di cambiare le vie, la mentalità, insomma, di cambiare qualcosa. Se la nostra vita è cambiata dalla Parola saremo davvero testimoni di una buona notizia perché la testimonianza di vita è più efficace delle parole. La pazienza e misericordia di Dio sono l’opportunità di cui abbiamo bisogno per ritornare a lui e rimanere sempre in comunione con Lui.

Fr Ndega
Revisione dell'italiano: Giusi

Nenhum comentário: