Carissimi fratelli e sorelli, grazie e pace nei vostri
cuori!
Con questo giorno, iniziamo la
nostra preparazione immediata alla solennità di San Giuseppe Sposo della Beata
Vergine Maria e copatrono della nostra parrocchia. Lo consideriamo sempre
accanto a Maria a servizio del Figlio di Dio. Il tema di questo primo giorno è:
San Giuseppe modello di fede. Abbiamo riflettuto tante volte su questo titolo
riguardante la Madonna. In quale senso possiamo usarlo anche in relazione a San
Giuseppe? Il nostro brano di riferimento è quello di Mt 1,18-24, considerato
anche l’annunciazione di San Giuseppe. Come a Maria anche a lui viene chiesto
di coinvolgersi nel piano misterioso di Dio. Secondo il documento Lumen Gentium,
“La beata Vergine avanzò nella peregrinazione della fede e serbò fedelmente la
sua unione col Figlio sino alla Croce (LG 58)… «andando innanzi» (cfr. LG 63) a
tutti coloro che mediante la fede seguono Cristo.
“Ora, all'inizio di questa
peregrinazione la fede di Maria si incontra con la fede di Giuseppe. Se
Elisabetta disse della Madre del Redentore: «Beata colei che ha creduto», si
può in un certo senso riferire questa beatitudine anche a Giuseppe, perché
rispose affermativamente alla Parola di Dio, quando gli fu trasmessa in quel
momento decisivo”. E quale è stato questo momento decisivo? Per la verità,
Giuseppe non rispose all'«annuncio» dell'angelo come Maria, ma «fece come gli
aveva ordinato l'angelo del Signore e prese con sé la sua sposa».
Ciò che egli fece è purissima
«obbedienza della fede». Egli sceglie di dare il primo posto al silenzio e,
quindi, a Dio e alla sua parola. La sua, direbbe San Giovanni Calabria è una
fede pratica, coerente; non c’è contrasto tra il titolo di uomo giusto e la sua
decisione di farsi da parte, intendendo con questo evitare di mettere ostacolo
a quella situazione misteriosa che anche se sfuggiva ad ogni umana comprensione
non era da lasciare perdere come occasione rivelatrice che solo nel silenzio e
alla luce della fede si può accogliere. Era proprio questo che Dio aspettava
del credente Giuseppe.
Si può dire che “quello che
Giuseppe fece lo unì in modo del tutto speciale alla fede di Maria: egli
accettò come verità proveniente da Dio ciò che ella aveva già accettato nell'Annunciazione.
Tenendo sotto gli occhi il testo di entrambi gli evangelisti Matteo e Luca, si
può anche dire che Giuseppe è il primo a partecipare alla fede della Madre di
Dio, e che, così facendo, sostiene la sua sposa nella fede della divina Annunciazione”.
Egli è anche colui che è posto per primo da Dio sulla via della «peregrinazione
della fede», sulla quale Maria - soprattutto dal tempo del Calvario e della
Pentecoste - andrà innanzi in modo perfetto (cfr. «Lumen Gentium», 63).
“La via propria di Giuseppe, la sua
peregrinazione della fede si concluderà prima, cioè prima che Maria sosti ai
piedi della Croce sul Golgota e prima che ella - ritornato Cristo al Padre - si
ritrovi nel Cenacolo della Pentecoste nel giorno della manifestazione al mondo
della Chiesa, nata nella potenza dello Spirito di verità. Tuttavia, la via
della fede di Giuseppe segue la stessa direzione, rimane totalmente determinata
dallo stesso mistero, del quale egli insieme con Maria era divenuto il primo
depositario”. Per questo Giuseppe può ben essere definito modello del credente
che in ogni circostanza si lascia “pro-vocare” dal Signore.
La fede, infatti, non è mai
un’illuminazione che ci fa vedere tutto il percorso, ma Dio dona sempre quel
poco di luce per fare il primo passo. La fede è rischio, e il rischio è dramma,
non piacevole commedia. La fede non è un comodo rifugio per anime deboli, ma
un’avventura per gente forte e coraggiosa. Infatti i più grandi mistici della
storia della spiritualità cristiana hanno sempre vissuto lunghi momenti di
“notte oscura”: periodi, anche lunghi, di tentazione e di aridità, ma pure di
purificazione e di crescita nella capacità di amore gratuito.
“Quella di
Giuseppe fu una obbedienza sostenuta da una profondissima fede. Per la sua fede
e obbedienza alla volontà di Dio Giuseppe è diventato come Abramo, "padre
di molti popoli", sposo della Vergine, padre legale e spirituale di Gesù
Cristo e della Chiesa universale. Egli ci insegna così che avere fede in Dio
comprende pure il credere che Egli può operare anche attraverso le nostre
paure, le nostre fragilità, la nostra debolezza”. E ci insegna che, in mezzo
alle tempeste della vita, non dobbiamo temere di lasciare a Dio il timone della
nostra barca. Che l’esempio e fedeltà di San Giuseppe ci motivi a fare spazio
nella nostra vita alla tenerezza e premura di Dio.
Salve, custode del Redentore,
e sposo della Vergine Maria.
A te Dio affidò il suo Figlio;
in te Maria ripose la sua fiducia;
con te Cristo diventò uomo.
O Beato Giuseppe, mostrati padre
anche per noi,
e guidaci nel cammino della vita.
Ottienici grazia, misericordia e
coraggio,
e difendici da ogni male. Amen.
San Giuseppe! Prega per noi!
Fr Ndega
Revisione dell'italiano: Giusi
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