Riflessione su At
10,34a.37-43; Giovanni 20,1-9
Rallegriamoci, perché questo è il giorno che Dio ha fatto per noi! L’annuncio
della risurrezione di Gesù è un invito alla gioia, alla gioia della vita che vince
la morte, alla gioia dell’amore che vince il dolore e si fa presente nel nostro
quotidiano, ravvivando le nostre speranze. I primi discepoli hanno annunciato
l’evento della risurrezione, iniziando dalla vita storica di Gesù di Nàzaret,
che è stato consacrato da Dio e mandato per salvarci dal peccato e dalla
potenza del male. Come espressione della bontà di Dio, il significato della
vita di Gesù è stato quello di fare del bene alle persone. Tutte le sue azioni
sono state possibili perché Dio era con lui. L’ esperienza dei discepoli con Gesù
è stata piena di significato e da questa esperienza essi sono diventati
testimoni. Nel loro annuncio non ci sono solo parole, ma anche esperienza di
vita, di vite che si sono cambiate.
Se Cristo non fosse risorto, che significato avrebbe il messaggio degli
apostoli? Certamente nessuno. Davanti alla morte senza colpa del loro maestro
si sono scoraggiati, ma la vittoria della vita ha dato un nuovo significato
alle loro vite; vittoria contro lo stato di paura in cui vivevano dopo la morte
del Maestro, perché ormai il loro gruppo si era sfaldato. Per i discepoli è
stato molto difficile continuare il cammino dopo la loro delusione per il
maestro Gesù, verso il quale aspettavano molto, soprattutto che fosse un
potente re. Ma le loro vite sono state cambiate per sempre dopo aver visto i
segni evidenti della sua resurrezione, vale a dire, la tomba vuota, i tessuti
piegati, e poi lui stesso che appare loro. Hanno vinto la paura, le incertezze
e hanno dato una nuova opportunità alla vita di fede e di testimonianza.
Ma dobbiamo renderci conto che questo cammino di fede degli uomini fu
motivato anche dalla testimonianza di una donna di nome Maria Maddalena che è
stata la prima ad andare alla tomba, ad incontrare Gesù e ricevere informazioni
per gli apostoli (Gv 20,16). Saranno invitati ad accogliere il nuovo modo di Gesù
di vivere in mezzo a loro, credendo nella Scrittura che afferma che egli doveva
risorgere dai morti. “Maria Magdalena è quella che Gesù ha guarito scacciando
da lei sette demoni. Nella Bibbia il numero sette significa perfezione. Quindi,
vuol dire che questa è stata una perfetta e completa guarigione”. Nell’
incontro con Cristo, Maria ha trovato il vero amore che aveva cercato per tanto
tempo. Ha imparato come essere una vera discepola, seguendolo dall’ inizio
della sua attività nella Galilea fino alla croce. Così è degna del titolo di
“‘Apostolo’ degli Apostoli di Gesù”.
Dopo aver ricevuto le informazioni relative alla sparizione del corpo di Gesù,
due dei suoi discepoli corsero verso la tomba, vale a dire, Pietro e il
discepolo che Gesù amava. Correvano insieme, ma questo discepolo è arrivato
prima. Così è l’amore, che arriva prima in tutto. La persona che ama veramente
si anticipa sempre nella dimostrazione di affetto e di fede. È capace di
identificare senza difficoltà i cambiamenti intorno a sé, perché egli stesso ha
un cuore che è stato cambiato dall’esperienza di sentirsi amato. Egli può
testimoniare che senza l’esperienza di un vero amore a Gesù non è possibile
avere una fede autentica in lui.
L'esperienza della risurrezione è un’esperienza dell’amore libero e fedele
di Dio, che continua a fare nuove tutte le cose rendendoci testimoni di questa
novità. Questa è anche un’esperienza di fede che incontra il suo fondamento
nelle Scritture che testimoniano che Gesù è Risorto. Questa è anche l’esperienza
dell’impegno che ci motiva come seguaci non di un Dio morto, ma del Dio vivente,
presente e attuale nella nostra storia. Il suo amore produce vita anche in noi
per farci superare ogni ostacolo, ogni paura e ogni dubbio nel nostro cammino. Come
è successo ai primi discepoli, anche noi siamo tentati dalla disperazione, ma
Dio si serve sempre di persone come Maria Maddalena chi ci porta la notizia che
fa la differenza nella nostra vita, mostrando un modo diverso di pensare e di
vivere la fede. La nostra esperienza di preghiera insieme rafforzi in noi la
certezza della presenza del Gesù vivente in mezzo a noi e come i primi
discepoli, possiamo anche noi essere
testimoni gioiosi di questo grande avvenimento che ha cambiato tutta la nostra
esistenza.
Fr Ndega
Revisione: Giusi
Revisione: Giusi
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