sábado, 17 de agosto de 2024

MANGIARE LA PERSONA DI CRISTO PER RIMANERE IN LUI

 

Una riflessione a partire da Gv 6, 51-58

 

  


  Gesù parla di vita senza fine che è disponibile per tutti. La condizione per ricevere questa vita è mangiare la sua carne e bere il suo sangue, perché egli è la vita e vivrà in coloro che lo ricevono. Questo è un gesto d’amore che Gesù fa liberamente perché il suo desiderio è rimanere tra gli uomini e in ogni persona. Questo è il mistero dell’Eucaristia. Questo è il grande dono del Dio che non vuole vivere lontano dagli esseri umani.

    L’Eucaristia è il tesoro della Chiesa, cioè il centro della sua esperienza. L’ Eucaristia fa la Chiesa e la Chiesa vive dell’Eucaristia. Nella visione del Vaticano II, “tutta l’attività della Chiesa scaturisce dall’Eucaristia e trova in essa la sua finalità”. È così per tutti noi che mangiamo lo stesso pane e beviamo lo stesso calice. Questa esperienza è la pienezza del nostro rapporto con Dio e fonte di ispirazione per il nostro impegno per la fraternità.

    Gesù è il cibo che Dio ci ha dato e continua a darci perché abbiamo la vita in pienezza. Dall’incarnazione alla croce e risurrezione, la vita di Gesù è stata una continua offerta come vero cibo di Dio per la vita del suo popolo. L’Eucaristia che celebriamo ci assicura che la generosità di Dio non si è fermata, ma continuerà per sempre. Ricordiamo l’esperienza di Elia , nutrito da un cibo misterioso.

    Ogni giorno Cristo rinnova il suo gesto d’amore per la nostra salvezza. Egli stesso ci invita al banchetto della vita, si offre come cibo,  l’unico in grado di riempire il nostro cuore desideroso di Dio e della sua stessa vita. Lo scopo dell’Eucaristia è proprio conformare la nostra vita pian piano alla vita di Colui che riceviamo.

    "Quando mangiamo il cibo ordinario il nostro corpo assimila questo cibo per avere buona salute. Così, il cibo è assimilato da nostro corpo. Per quanto riguarda l’Eucaristia, il pane della vita, il risultato è diverso: quando riceviamo Gesù, siamo noi che siamo assimilati da lui. In altre parole, Gesù ci assume, ci porta con sé perché viviamo di lui e per lui”. Quindi, cerchiamo di intensificare la nostra fede ed il nostro amore per l’Eucaristia, presenza viva e reale di Colui che dona sé stesso ogni giorno per la nostra salvezza.


Fr Ndega

Revisione dell'italiano: Giusi

quarta-feira, 14 de agosto de 2024

IL DESTINO DELLA NOSTRA UMANITÀ

 




    Celebriamo la solennità della Madonna assunta in cielo. Il dogma fu proclamato dal papa Pio XII nel 1950. Però, questa verità è vissuta dai cristiani fin dai primi secoli. Maria è stata assunta in cielo in corpo e anima perché non poteva provare la corruzione colei che generò l’autore della vita. Ringraziamola per la sua vicinanza materna.  

    Questa festa celebra il mistero della nostra risurrezione già avvenuto nel corpo della Madonna, poiché rivestito di incorruttibilità, come dice la seconda lettura, ci precede nella gloria. Il nostro corpo proverà la corruzione e poi sarà unito all’anima nella gloria. Il corpo della Madonna, invece è già stato glorificato con l’anima insieme, raggiungendo ciò che tutti noi attendiamo. Cosa attendiamo? La risurrezione nell’ultimo giorno, promessa dal suo Figlio.

    Il brano dell’Apocalisse ci porta l’immagine di una donna vestita di sole ed incinta, pronta per partorire. Il sole è simbolo della gloria di Dio. La donna viene perseguitata da un enorme drago e lo vince perché è rivestita di Dio. Questa è un’immagine della Madonna che con la sua risposta collabora perché la vita (Gesù) venga nel mondo. É immagine anche della Chiesa chiamata a generare Gesù per tutti, anche in mezzo alle persecuzioni. È immagine di ogni cristiano chiamato ad essere testimone della vita che Dio offre a tutti.

    Maria si mette in viaggio verso sua cugina per servirla. L’incontro di queste due donne è un incontro di due alleanze, cioè, l’Antica dà il passaggio alla Nuova. Qui troviamo anche un incontro di generazioni, vale a dire, l’anziana accoglie la giovane e la giovane serve l’anziana. Il piano di Dio coinvolge tutte le persone e ognuno è chiamato a prendere l’impegno secondo le sue condizioni e le sue forze.

    La vita di queste due donne proclama il modo particolare di Dio d’agire contro ogni umana aspettativa, vale a dire, la donna sterile è diventata feconda e la donna vergine riesce a generare in modo straordinario. Attraverso il suo inno, la Madonna canta la fedeltà di Dio nella storia e annuncia che è beato chi crede nelle sue promesse. Quindi, la fede diventa il criterio fondamentale della gioia. Maria ci anticipa nella gloria come immagine della Chiesa realizzata. Così indica il destino della nostra condizione umana e il senso della nostra esistenza: siamo venuti da Dio e camminiamo verso di Lui.


Fr Ndega

Revisione dell'italiano: Giusi